Niente più compenso sportivo dal 1° luglio 2023, eppure in giro si trovano quietanze di pagamenti effettuati dopo il primo di luglio che alludono ancora alla previgente disciplina. Chi ha ricevuto i c.d. compensi sportivi fino alla fine di giugno potrebbe aver proseguito la collaborazione a titolo gratuito, salvo il diritto al rimborso – non forfettario – delle spese sostenute nell’interesse dell’associazione o operare dietro corrispettivo, qualificandosi così, a tutti gli effetti, come lavoratore.
La “Circolare n. 55/2023-2024 - Le collaborazioni coordinate e continuate di natura sportiva dilettantistica: riepilogo delle 'istruzioni per l’uso'” accessibile dalla piattaforma ‘Servizi per le associazioni e le società sportive – sezione CIRCOLARI’ dell’Area Riservata web Uisp 2.0, a cui possono accedere gratuitamente i dirigenti dei sodalizi affiliati e raggiungibile anche attraverso l’AppUISP, riepiloga e sintetizza i vari passaggi ed adempimenti necessari per instaurare questa tipologia di lavoro sportivo rispondendo alle seguenti domande:
Chi è lavoratore sportivo?
Quando si parla di cococo sportive dilettantistiche?
In cosa consiste la comunicazione di instaurazione del rapporto?
Quale disciplina previdenziale e assistenziale?
Quale tutela assicurativa?
(E.Fr.)